Foschi – Farinacci

Dall’editoriale, dove descrivo il rientro dalla crociera in Adriatico a Civitavecchia, eccomi alla scrivania della redazione, il 6 giugno, dove prendo visione di una pagina del quotidiano “Il Centro” che è scontro sul francobollo di «Foschi».

I due candidati del Consiglio regionale: D’Amico e Acerbo, chiedono che venga bloccata la distribuzione del francobollo di chi si è macchiato di crimini contro i cittadini italiani, ebrei, partigiani.

Il gerarca fascista compie 140 anni (nasce a Corropoli (TE) il 7 marzo 1884). Diviene Presidente della squadra di calcio della Roma per la sua sfrenata passione sportiva. Uomo, oltre che fascista violento, squadrista, macchiato di crimini unitamente al cremonese Roberto Farinacci da me descritto quale esecutore del bombardamento della Città del Vaticano nel volume 1943 Bombe sul Vaticano, edito nel 2010 e distribuito dalla Libreria Editrice Vaticana. Foschi e Farinacci organizzatori di azioni violente nella capitale durante il Governo di Benito Mussolini.

Dal quotidiano “La Stampa” del 6 giugno 2024, alla foto dello squadrista Foschi, si apprende che fu cacciato dal partito perché troppo violento. Al titolo «È giallo sul Blitz targato Fdl». Il giornalista autore dell’articolo descrive: «Dietro l’iniziativa ci sarebbe la sottosegretario (aquilana) Fausta Bergamotto».

L’ex Ministro Carlo Giovanardi, nostro collaboratore, consultando la Treccani, scopre la storia di Foschi: personaggio di cui non aveva mai sentito parlare prima. Giovanardi, attuale membro della Consulta filatelica chiede chiarimenti alla sottosegretaria di poste, Bergamotto da cui non riceve risposte, tantomeno dagli altri membri della Consulta. Lo stesso avviene il 20 giugno 2024 alla riunione della Consulta nella sede del Ministero.

L’emissione del foglietto Foschi si degenera con l’emissione filatelica dedicata a Giacomo Matteotti nel centenario della sua scomparsa. Emissione del 10 giugno 2024, nel valore da euro 1,25. Foschi e Farinacci ammiratori dell’amico fascista che uccise Matteotti. Emissione a quattro giorni di distanza, venerdì 7 giugno 2024.

Nel 1943 Foschi diventa Prefetto della Provincia di Belluno dopo alcune carriere politiche a Macerata, Pola, Trieste e Trento.

Cosa succede nello Stivale d’Italia all’inizio del 1944 durante la Repubblica di Salò al Nord e il Regno d’Italia al Centro Sud, già occupato dagli americani? La provincia di Teramo è al centro dell’Adriatico ed è anche la provincia di nascita di Italo Foschi dove il fascistone aveva creato la squadra di calcio di Giulianova e, pare anche, di Roseto degli Abruzzi. A Teramo, risiede il Prefetto che, con Decreto N° 1021 del 28 gennaio 1944, autorizza le poste il 21 febbraio 1944 alla emissione filatelica. In accordo con la Repubblica di Salò si crea la Repubblica Sociale Italiana soprastampando 16 francobolli della serie “Imperiale” spedita alla sede UPU di Berna per la ufficializzazione e con la messa in vendita presso gli uffici postali cittadini. Caso quasi assurdo, parte dell’Abruzzo viene collegato al Lago di Garda dove risiede il Governo di Mussolini e quello tedesco di Hitler.

La domanda viene spontanea: cosa combinò il fascista Foschi in questo periodo finale della Seconda Guerra Mondiale?

Dopo la liberazione Foschi venne processato e poi assolto, tornato a Roma, riprese la presidenza con la Roma Calcio e morì nel 1949 per una paralisi cardiaca mentre assisteva, allo Stadio, ad una partita di calcio.

Da quanto descritto, torniamo a cosa ha lasciato ai suoi eredi l’effigiato nel foglietto emesso. Presenti alcuni membri della famiglia di Italo Foschi e del General Consuel del Club giallorosso a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 6 Giugno 2024.


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